sabato 31 maggio 2014

Kiss me hard before you go

Le estati, periodi più o meno lunghi di solitudini disperate.
La soffitta, la mia migliore amica. Rifugio polveroso di disperazione, sotto il calore di soffitti bollenti. Libri, quaderni, pagine consumate dallo sfogliare impacciato di un bambino.

Ero io, giravo le pagine, tante, alla ricerca di quello che sarebbe stato di me.

La voglia di fuggire, evasione definitiva, nata in quelle estati tristi, di lunghe solitudini senza pause. Il garrire delle rondini, il grido di qualche bambino, un oceano di amore familiare giusto al piano di sotto.

I vetri di un autobus mezzo vuoto e il viaggio che mi porterà sotto i ponti di una stazione sconosciuta. Questo era il libro che mi aspettava.

Baciami forte, prima di andare via. Lascia una traccia indelebile, ti prego. Marcami a fuoco per non perdere il filo in quel segno profondo. 

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