mercoledì 28 ottobre 2009

La casa vuota, sensazioni di un tempo che fu


Immagina di tornare a casa e non trovarci assolutamente niente dentro. Solo le pareti e nient’altro. Come se dei ladri avessero avuto modo di portarsi via davvero tutto, dalla prima all’ultima cosa.
Immagina cosa proveresti, oltre al senso di smarrimento iniziale. Ricordi faticosamente custoditi e riposti in ogni punto scomparsi nel nulla. Il vuoto di qualche parete bianca e null’altro.
Con il viso verso la parete, in ginocchio, non farei altro che piangere e piangere e guardarmi attorno smarrito. Rimpiangerei il mio passato, quello che le inutili suppellettili custodivano. Tutto cancellato come un colpo di spugna. Oggi mi sento così.

A volte vorrei davvero addormentarmi sulla tesa della mia giacca, mentre attendo che il treno parta. I minuti interminabili prima della partenza del convoglio si riempiono di un nulla coinvolgente. Poi comincia un movimento da cui vorrei farmi trascinare fino alla deriva, non so fin dove. Vorrei addormentarmi su quel treno e mai più scendere. Farmi trasportare in un luogo che non conosco e pensare a tutto ciò che ho perso lungo la strada.
Pensando a quelle pareti e al vuoto della mia casa, ormai spoglia di ogni cosa, che come un albero d’inverno, inerme, si mostra in tutta la sua fragilità. Alle ombre proiettate dalle finestre mi abbandono, mi trascinano in luoghi sconosciuti, le vedo, ma non si toccano. Eppure ci sono.

2 commenti:

  1. Ti voglio bene albero d inverno...ti voglio bene per la tua forza di arbusto e la tua fragilita di foglia...Ritratto invernale dai sogni colmi di tramonti .... da albe insonni ....e da speranze di onde di mare di distese di colline....Io sono il nido vicino al ramo del tuo cuore..quel nido che è dentro te e non ti abbandonera mai. Ale...

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  2. grazie tesoro. come ho scritto nel titolo, sono sensazioni di un tempo che è stato. adesso di tanto in tanto ritornano. in realtà ho deciso di postare questo testo vecchio perché pur essendo sensazioni vecchie, fanno ancora parte di me e lo saranno per sempre. ma adesso sono nuove giornate e le emozioni cambiano, fluttuano e si disperdono in questoi autunno romano che ha un'aria sfacciatamente estiva.
    s.

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