venerdì 21 maggio 2010

Umore

Ci sono dei momenti in cui mi sento di poter percorrere la lunghezza della città da nord a sud, da est a ovest di corsa; tutto d'un fiato.
Ci sono dei momenti in cui non credo di avere le energie necessarie nemmeno per attraversare le strisce pedonali di piazza Vittorio.

L'umore. Che strana compagine di ormoni e altri agenti attraversano il nostro corpo in ogni istante. Troppo strana per me in questo periodo. E c'è che non riesco più a controllarli. Mi attraversano come i raggi di sole troppo rari in questa primavera che non arriva più.

Ma perché? E' proprio questo che non riesco a riconoscere. Mi uccido nella ricerca delle motivazioni di questi stati altalenanti di animo. Sono come foglie d'autunno che cadono sulle nostre anime congelate. Oppure come petali freschi e vellutati di rosa sui corpi profumati delle ragazze cinesi in strada.
Che consunzione. Trovare pace è proprio complicato, forse perché si dovrebbe non cercare pace.
Eppure mi guardo e mi dico che non mi manca niente. La casa, gli amici, la famiglia, i soldi, gli amori e gli affetti.
Oppure non mi accorgo che mi manca tutto.
E' ora che mi prenda una vacanza.
Da me stesso.

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