martedì 10 luglio 2012

Il senso della vita

Sono diversi mesi ormai che non faccio altro che interrogarmi sul senso della vita. Non è una cosa che scelgo di fare. E' una cosa che capita da sé. Ineluttabimente, senza possibilità di controllo, come le nuvole che corrono nel cielo. Leggo uno dei capolavori che cambieranno il corso della mia vita. 1Q84 di Haruki Murakami. Ma in realtà non leggo. Perché inizio a leggere e poco dopo mi ritrovo immerso in pensieri profondi sul senso dell'esistenza. Mentre il mio cervello è impegnato a leggere, in realtà è coinvolto in un estenuante esercizio ben più complicato. Non ho sbrigative e semplicistiche risposte religiose per questo quesito. Per me non c'è paradiso dopo la morte. Non c'è nemmeno inferno. Non so cosa ci sia. Non so se ci sia qualcosa. A maggior ragione devo dare un senso al tempo che trascorro in questa dimensione. O forse devo semplicemente convincermi, come pare mi suggerisca tra le righe il buon Murakami, che un senso non c'è. Il dolore si amplifica in una contrazione muscolare, in una lacrima di troppo. Una vita spezzata come quella di Valeria rende le mie riflessioni più complicate. In questi giorni, pensavo anche a te Valeria. Perché mi è sempre meno chiaro il senso di questo tuo luminoso passaggio. Non lo capisco, perché non ne colgo il senso. Il senso ce l'aveva mentre stavi qua fra noi. I sorrisi, il buonumore e la gioia della vita, proprio mentre qualcuno te la stava soffiando via da sotto il naso e ci sbatteva in faccia la nostra impotenza. Che senso dare a tutto ciò? Sono mesi che mi interrogo, Valeria. E io un senso non lo trovo. Ma tu non ci sei più, come non ci sono più molte persone alle quali sono legato per il mio sangue o per i miei sentimenti. La mia riflessione può continuare, la vostra avrà trovato pace. Spero e prego, coi pochi mezzi che ho a disposizione, che davvero ogni progetto troppo prematuramente lasciato a metà, ogni sentimento che non ha trovato piena maturazione, ogni percorso che doveva trovarti protagonista possa ritrovare compimento e senso in un'altra dimensione. E io continuo a interrogarmi sul senso di questa esistenza. Anche per te Valeria.

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