lunedì 27 luglio 2009

Ready for the move


Mi sento risucchiato in una sorta di vortice di follia. In queste giornate torride espleto con fatica i miei doveri quotidiani e le (poche) serate che non trascorro fuori le passo in casa, anzi, sarebbe meglio dire, per casa. A prendere dieci anni di vita e costringerli in degli scatoloni di cartone.
Ma non tutti i dieci anni di vita vanno in realtà a finire là dentro. Opero una selezione scientifica degli oggetti vari che si sono annidati in questo appartamento. E più scavo fra le fratte di questo appartamento, più dal profondo riemergono i ricordi e a volte i mostri. Mi fermo di continuo a osservare, leggere, guardare, annusare, fissare. Queste "preziose illusioni" del passato mi commuovono, mi fanno arrabbiare, ridere, piangere, disperare, gioire.

Allora devo decidere e impormi un'opera di lavaggio, come un bagno nel Gange, una sorta di lavoro tantrico, di pulizia dell'anima. Buttare, tenere o rispedire al mittente. Queste sono le tre operazioni che mi consentono di procedere in questa riforma spirituale che mi attende fra esattamente una settimana.
Buttare tutto ciò che non serve più, oggetti semplicemente inutili che non voglio fare la fatica di conservare. E fare ciò rispettando le più ferree e rigide regole del riciclaggio non è un'operazione esattamente semplice. Buttare ciò che è legato ad avvenimenti nefasti o negativi, perché vadano (insieme alla gente a cui sono legati) a finire nel posto a loro dedicato: i cassonetti della spazzatura. Ci vuole coraggio, ma meno male che in questo periodo mi riesce più facile del solito eliminare!
Tenere è l'operazione più complicata, anche perché devo ragionare in funzione degli spazi che il mio nuovo luogo mi imporrà. Tengo la bellezza dei momenti vissuti in un passato che mi sembra remotissimo (le foto con C. a Perpignan, il reagalo che mi fecero i colleghi dell'università nella data occasione, il libriccino di appunti di quanto studentello scemetto aspettavo il tram all'università, la foto del mazzo di fiori che mi fu inviata il giorno del mio 20° compleanno, la foto a Piazza Esedra con R. quando eravamo bambini e contenti, il peluche canadese che L. mi donò prima di andare via etc...)
Rispedire al mittente è stato duro, faticoso, a volte disumano, ma indispensabile. Riemergono aggetti appartenuti a chi a vario titolo è transitato per questa casa e che non mi sento in diritto di buttare perché magari penso che la controparte possa (ipocritamente) esserci legata da una qualche pulsione affettiva. Allora a voi destinatari decidere quel che volete fare. Per me sarebbero finiti nel secchione, dò quindi a questi oggetti una seconda tristissima possibilità di vita.

Il fenomeno catartico è quasi giunto a compimento. Gli scatoloni aumentano a vista d'occhio, si sovrappongono come gli entusiasmi di questo periodo della mia vita. Rielaboro, pulisco, mi consumo di un lavorio intimo e lo faccio in estrema solitudine. Grazie a tutti gli amici e a tutte le amiche che mi hanno proposto di darmi una mano e scusate se ho rifiutato il vostro aiuto.
Perdonatemi, ma questo è un po' più di un semplice trasloco... non sto spostando solo oggetti, ma sto spostando il baricentro della mia vita per trovare un punto più vicino a quell'equilibrio cui mi avvicino sempre più e che un giorno spero di afferrare.
Ready to move ON!

4 commenti:

  1. Salvatore,sei un uomo dignitoso.
    Comprendo a pieno la tua voglia di spostare il baricentro e trovare un TUO nuovo equilibrio.
    Comprendo quanto per te sia una cosa intima e in parte dolorosa ma anche viva.
    E’ viva come il sole dei tuoi occhi e la tua bontà d’ animo che spesso mi commuove.
    Hai tantissime qualità e la prima di esse è che sei un Uomo dignitoso e sensibile.
    Ti stimo molto.
    Sono fiera di te e del tuo coraggio di affrontare di petto la vita.
    Non fuggi e costruisci.
    Il nuovo sarà un bel sogno.
    Sarà il Tuo sogno.
    Ne sono certa.
    Un abbraccio e un sorriso.
    Alessandra

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  2. carissima,
    mai nessuno mi ha detto di essere un uomo dignitoso. Credo che sia uno dei compliimenti più belli che mi siano stati fatti. Mi commuovo a leggere quello che scrivi. Anzi, non lo posso leggere una seconda volta, perché, come sai, erano quasi riusciti a convincermi del contrario. Sono una persona dignitosa... me lo ripeterò come un mantra in tutti i momenti in cui sento un cedimento sotto i piedi...
    baci, s.

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  3. Nelle giornate no ed in quelle importanti come un macigno, o meglio, come uno scatolone di cose da portare con sè... bè, ricordati sempre che c'è stato un giorno, tempo fa, in cui sei stato lo spermatozoo più rapido di tutti! E pure il più glamour, caro ;)
    oscar

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  4. mamma mia quanta roba si accumula in una casa... hai ragione comunque O., ma qui si suda... e si fatica. in tutti i sensi. cercherò di ricordare sempre che sono stato lo spermatozoo più veloce. E qnache quello più glamour! Evviva!

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