giovedì 7 maggio 2009

From scratch begin again

Il tuo corpo a un certo punto comincia a lanciare dei messaggi allarmanti. Quando sei andato oltre, c'è un meccanismo fisico molto strano che scatta e che sarebbe affascinante studiare, che ti fa reagire al tentativo masochista di sprofondare.
E tutto comincia almeno nel mio caso con una necessità impellente di cominciare a prendermi cura del mio corpo. Ho già cominciato a farlo. A piccoli passi, già da oggi.
Ma non solo: questo meccanismo mi dice di tornare alle abitudini di sempre, a circondarmi di cose belle, a fare delle cose buone per me. Sommersi dalle insoddisfazioni, dal dolore, dalle disillusioni non si può che cominciare a prendersi cura di sè. Una sensazione per certi aspetti già a me nota, che ha anche qualche legame con lo spirito di sopravvivenza, che stranamente si ripete ciclicamente ogni anno. E quasi sempre in questo periodo...
E quindi da adesso, da oggi si ricomincia. Ascolto la mia Alanis mentre mi canta Torch e trovo una strategia per eliminare tutto quell'elenco di cose "that I miss".
Le trasformo in qualcos'altro e le rielaboro in una chiave diversa. Un lavoro compiuto in estrema solitudine, con fatica, dolore, devozione e tanta cura.
Meno male però che ci sono le persone che sempre e comunque ti vogliono bene. Sempre e comunque. E ti vogliono bene davvero, in modo puro e disinteressato. E con loro questo fine settimana andrò a fare le mie passeggiate in centro, andrò a un concerto, mi riempirò i polmoni del'aria semi-estiva di questa meravigliosa città, brinderò con loro per la mia nuova vita lavorativa (unica grande e bella notizia del periodo), andrò in discoteca fino alle ore piccole a fare follie e tutto quello che arriverà!
Finalmente comincio a respirare. Aria nuova per i miei polmoni avvelenati.

1 commento:

  1. il mio corpo invece a volte lo strapazzo più del solito, sopratutto in occasioni (magari inconsce) di stress.

    branzino

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