mercoledì 15 luglio 2009

Nudo e crudo


Dopo lo sciopero di ieri (devo dire che è stata un'esperienza andarmi a imbavagliare a Piazza Navona) rieccomi con le storie di ordinaria quotidianità che contraddistinguono questo blog. Visti gli ultimi avvenimenti però, mi sa che una riflessione sul titolo di questo blog la devo fare. O lo chiudo o gli cambio nome, perché di tanto ordinario nelle mie (s)venture non c'è niente!

Immaginate cosa può essere alle ore 5.45 di domenica mattina la stazione Termini. Vi assicuro... il vuoto assoluto. Mentre mi incammino uscito dalla metro per andare verso il treno che mi avrebbe condotto a Bologna, mi dico che un giornale lo devo comprare. Vado all'edicola su via Giolitti e quello che mi capita è che una volta comprato il giornale mi avvio verso i binari. Beh.. un caffé a questo punto prima di ficcarmi in treno ci sta proprio bene.
"Un caffè, grazie!"
E tiro fuori il portafoglio. O meglio.. avrei dovuto tirare fuori il portafoglio, che invece si era volatilizzato nel frattempo. Senza neanche avere il benché minimo dubbio di chi, come e quando avesse potuto sottrarmelo. E quel maleducato di portafoglio non mi ha nemmeno salutato!
Bel viaggetto questo di domenica scorsa... In treno provvedo a bloccare tutte le carte di credito etc. Arrivato a Bologna mi faccio una bella mezz'oretta piacevole in compagnia della Polfer e il resto della giornata l'ho passata a ironizzare sull'evento. Presi in prestito venti euro per la minima sopravvivenza essenziale la sera mi ficco in treno e mi consolo con i miei compagni di viaggio ai quali dico: "Beh, a questo punto stasera se torno a casa e la trovo svaligiata, forse mi fanno un favore, così non devo fare il trasloco a fine mese! Almeno ho una rogna in meno..." Anche perché di rogne da risolvere in questi giorni ne ho mica poche! incluse le ore passate a recuperare tutto il contenuto di quello screanzato portafoglio!

Qualche tempo fa, quando avevo questa sensazione fastidiosa di sentirmi derubato, di aver percepito che qualcuno mi aveva sottratto dignità, rispetto, solidarietà, F. mi ha regalato un libro che ho rigirato da poco a una collega di lavoro che ha subito un pesante furto in casa. Ecco se vi capita di essere derubati o di avere persone care a cui è capitata questa sventura vi consiglio vivamente "Nudi e crudi" (titolo originale, The Clothes They Stood Up In )di Alan Bennet. Una lettura molto terapeutica, anche perché nasconde una verità secondo me molto importante. In quel furto, in quella mancanza esiste la chiave per ripartire, per ricominciare a vivere. E per ricominciare a vivere meglio di quello che poteva sembrare il paradiso fino a qualche istante prima.
In fondo, dietro questo furto, credo ci sia qualcosa di beneagurante per me. E poi, come sapete da profondo razionalista, io non credo negli oroscopi, però Brezny credo che questa volta nel mio caso ci abbia proprio preso!

"Il cielo non sta per crollare. Ma stanno per cadere tanti di quei segni celesti che ti consiglio di fare più attenzione a quello che arriva dall’alto. Non si sa mai quando ti pioverà addosso un’altra tessera del puzzle benedetto. Inoltre, sarebbe un peccato se la fortuna ti cogliesse di sorpresa travolgendoti. Chi avrebbe mai immaginato che una pioggia di buone notizie potesse essere così impegnativa?"


Ahahahah!!

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